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Resistere Pedalare Resistere Celebrazioni per il 25 Aprile 2023
Ritrovo e partenza: ore 10,00 al ponte sul Canale della Fame all’inizio della Ciclabile per Santa Franca
Difficoltà: Facile
Lunghezza a/r: km. 45
Quota di partecipazione: € 5,00 solo per i non soci
Informazioni e adesioni:
Attilio – cell. 333.3595101
Presentazione dell’escursione
La nostra Federazione nazionale e tutte le associazioni Fiab locali hanno sempre celebrato l’anniversario della Liberazione con una biciclettata d’impegno civile verso i luoghi della Resistenza, dove uomini e donne hanno pagato con la propria vita la lotta per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Quest’anno celebreremo il 25 aprile con un’escursione fino alla piazza di Rivergaro, intitolata a “Paolo”, soprannome di battaglia del partigiano Alberto Araldi*, passando presso altre lapidi che ricordano i caduti partigiani.
Partiamo da Piacenza in direzione di Pittolo, proseguendo quindi su strade secondarie fino a Baselica e da qui arriveremo a Niviano, dove ci fermeremo presso la lapide di Cesare Ansaldi.
Usciti dal paese, prima di immetterci sulla strada statale troviamo la lapide in ricordo di Pierluigi Lazzaretti e Pietro Cornelli.
Arrivati a Rivergaro sosteremo in piazza davanti alla statua del partigiano Paolo*
A questo punto sono arrivate le ore 12,00 e per il prosieguo dell’uscita i partecipanti possono scegliere una di queste opzioni:
- pranzo/merenda in uno dei locali di Rivergaro, oppure al sacco per chi lo desidera;
- ritorno a Piacenza senza sosta pranzo, ognuno segue la strada che preferisce, non si viaggia più in gruppo.
Per coloro che si fermano a pranzo, l’uscita ripartirà entro le ore 13,30: ci si dirige verso Pieve Dugliara imboccando successivamente la ciclabile del Parco del Trebbia, arrivando quindi a Case Buschi dove si trova la lapide di Gino Lecci.
Si prosegue verso Gossolengo per arrivare a Piacenza entro le ore 15,00.
*Sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, durante l’occupazione nazi-fascista era passato alla Resistenza. Nel gennaio del 1945 comandava la 3ª Brigata della Divisione partigiana “Piacenza”, che operava al comando di un altro carabiniere, il tenente Fausto Cossu. Del coraggio di Araldi, dell’audacia delle sue azioni, ha scritto Pietro Solari nel volume Partigiani in Val Trebbia e Val Tidone. Araldi cadde nelle mani dei tedeschi mentre, ai primi di gennaio, tentava di catturare un capo nazista di Piacenza, responsabile di rappresaglie e di crimini di guerra. Dopo un processo sommario, fu portato davanti a un plotone di esecuzione, formato da fascisti italiani, e fucilato nel cimitero di Piacenza.