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La Ciclovia dei Fontanili

25giugno2023ore 8:30Santa Maria di Campagna, Piazzale delle Crociate

Fontana Pradosa e i suoi Fontanili 

Ritrovo e partenza: ore 8,30   P.le delle Crociate S.Maria di Campagna 

Difficoltà: Facile con attenzione a brevi tratti sterrati 

Lunghezza a/r: km. 59 

Termine: arrivo a Piacenza entro le ore 18,00 

Quota di partecipazione: € 5,00 solo per i non soci 

Pranzo al sacco o presso un bar di Castel San Giovanni.

 INFORMAZIONI:   Lele 340 5349599   Angelo 328 2113443

 ADESIONI:            Daniela – anche whats app 349 2461679

 

Presentazione dell’itinerario

CALENDASCO è un paese situato lungo il Po e fa parte del percorso della via Francigena, o via Romea, in quanto l’arcivescovo di Canterbury Sigerico attraversò qui il PO nell’anno 990 d.c. per ricevere l’investitura dal Papa. I maggiori monumenti del borgo sono l’ostello, il castello (appena restaurato), l’antica chiesa, il romitorio e un ospedale, cioè il ricovero dei pellegrini che fu anche il luogo del primo ritiro di San Corrado alla sua conversione. 

SANTIMENTO  E’ una frazione dei comuni di Calendasco e di Rottofreno. Si segnala l’importante castello Sant’Imento del XII secolo, risalente al 1291 dai ricchi mercanti Giovanni e Umberto Panzieri  successivamente di proprietà di Alberto SCOTTI. Si percorre la strada a bordo fiume, alta sull’acqua, fino ad imboccare la località VERATTO (costruita dai templari ) successivamente si attraversa il torrente Tidone (sul  Ponte o nel guado).

SARMATO  Di probabile fondazione longobarda con il suo portato di storia nel conflitto tra guelfi e ghibellini e la leggenda di San Rocco. Sono presenti la  Grotta e la Fontana di San Rocco nonché il Castello visitabile residenza  privata dei conti Zanardi Landi. Si prende la ciclabile dei Fontanili su strada asfaltata per arrivare alla località BOSCO di Fontana Pradosa

FONTANA PRADOSA La Ciclovia dei Fontanili, percorre un territorio a terrazza sulla piana del Po caratterizzato da sorgive, da cui derivano i toponimi (come Fontana Pradosa) e alcuni laghetti per pescare. Sono censiti più di 10 fontanili intorno all’abitato di Fontana Pradosa. Queste semplici opere risalgono all’epoca Romana; per secoli hanno irrigato il terreno sottostante a ricchi prati stabili  anche se oggi sono in stato di semiabbandono.Si costeggiano i Fontanili  per giungere fino al Fontanone vasca pubblica catalogata come Bene Culturale.Ci si trova in un paesaggio che stupisce anche per la sua modernità, sia per l’immenso polo logistico, sia per la presenza della centrale termo elettrica a quattro gruppi turbogas, la Casella dell’Enel, dedicata all’illustre fisico Edoardo Amaldi.Si attraversa la ferrovia PC TO  e si percorre la nuova ciclabile che conduce alla stazione Ferroviaria  di Castel San Giovanni costeggiando il polo logistico di AMAZON.

CASTEL SAN GIOVANNI  : ove si terrà la sosta per il pranzo al sacco o in un locale 
Cittadina della bassa val Tidone, al confine con la provincia di Pavia ultimo comune emiliano  prima della Lombardia. Nel 1545 alla formazione del Ducato di Parma e Piacenza il feudo di Castel San Giovanni diventato piacentino venne assegnato definitivamente ai Farnese che progressivamente entrarono in possesso di quasi tutta la Val Tidone.
Luoghi di interesse :
- Villa Braghieri del XVII secolo, sede del museo card. Agostino Casaroli.
-   La collegiata di San Giovanni Battista (XIV secolo) con portali barocchi, dove è conservato un pregevole Crocefisso ligneo del 1496, opera di collaborazione tra Giacomo del Maino e di suo figlio GiovanniAngelo.
-    L’antica chiesetta di San Rocco (XV secolo). 

PERCORSO DI RIENTRO:

ROTTOFRENO L'origine del nome Rottofreno non è del tutto chiara: la tradizione vuole che il toponimo derivi dalle imprese del generale cartaginese Annibale, il quale, durante un'incursione militare nel corso della battaglia della Trebbia fu costretto a fermarsi in questo povero villaggio a seguito della rottura del morso ("freno" appunto) del suo cavallo. Questa versione ha trovato pieno accreditamento tra la popolazione al punto che lo stemma comunale riproduce la testa di un cavallo grigio con il "freno" rotto. La zona di Rottofreno fu abitata nell'antichità da celti e romani. La località era attraversata dalla via Postumia costruita a partire dal 148 a.C.[ 

CAMPREMOLDO In epoca romana, nel 218 a.C., la zona fu interessata dalla battaglia della Trebbia che vide contrapporsi l'esercito cartaginese guidato da Annibale all'esercito romano, posto sotto il comando del console Tiberio Sempronio Longo, che, attirato a combattere nei terreni paludosi situati nei pressi del greto del torrente Luretta, subì una pesante sconfitta, venendo costretto a riparare su Piacenza

 SAN NICOLO’ A TREBBIA e rientro a casa