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DA SABBIONETA ALLA FOCE DELL'OGLIO

05maggio2024:ore 8:15Parcheggio C.C. Farnese ( Piacenza Ovest)

Ritrovo e partenza: ore 8,15  

Al parcheggio del Centro Commerciale Farnese a sant’Antonio

Si raccomanda la puntualità per rispettare il programma dell’uscita condiviso con Fiab Cremona.

 Viaggio con auto proprie dotate di portabici (o con bici caricate nel bagagliaio): coloro che ne sono sprovvisti devono comunicarlo al momento dell’adesione, le bici verranno caricate su altre auto in base alla disponibilità.

Pertanto, chi partecipa con l’auto e il portabici deve informare Attilio su: quanti posti bici liberi può mettere a disposizione e quanti posti passeggeri può mettere a disposizione

Non è previsto il trasporto bici col furgone a noleggio

Difficoltà: Facile

Lunghezza a/r: flessibile, da circa 50 km. a circa 60 km. (vedi presentazione)

Termine: arrivo a Piacenza entro le ore 18,30

Quota di partecipazione: € 5,00 solo per i non soci

 INFORMAZIONI E ADESIONI OBBLIGATORIE:

ATTILIO – cell. 333.3595101

 

 

Presentazione dell’itinerario

L’uscita proposta ci porterà a visitare la cittadina rinascimentale di Sabbioneta (prov. di Mantova), Patrimonio dell'Unesco, la città ideale voluta da Vespasiano Gonzaga, che ha edificato anche nei paesi circostanti altri palazzi e infrastrutture che andremo a conoscere nel corso dell’escursione.

 Ci faremo accompagnare dall’amico Daniele Mattioli di Fiab Mantova, che ci illustrerà le bellezze del territorio.

La lunghezza dell’uscita dipenderà dal tempo che dedicheremo alle varie soste, decideremo quindi sul momento se procedere con un percorso più lungo (circa 60 km.) o se accorciarlo (circa 50 km.).

 Arrivati a Sabbioneta, verso le ore 10,00 effettueremo la visita esterna ai principali palazzi e monumenti, dopo di che partiremo verso la foce del fiume Oglio (ponte di barche) che confluisce nel Po, e con un giro ad anello ritorneremo a Sabbioneta, toccando vari paesi del circondario.

Pranzo al sacco lungo il percorso.

 Per raggiungere Sabbioneta, si prende l’autostrada in direzione di Parma, all’uscita dal casello si gira a sinistra verso Colorno e poi si attraversa il ponte sul Po fino a Casalmaggiore.

Da qui in breve tempo si arriva a Sabbioneta, dove parcheggeremo in via Giulia Gonzaga, a fianco del Palazzo Giardino.

Tempo del viaggio, ore 1,15.

SABBIONETA: COSA VEDERE

La città di Sabbioneta, nel cuore della pianura padana, la città ideale dei Gonzaga patrimonio dell'Unesco, è piccola e raccolta, quindi facilmente visitabile a piedi col giusto ritmo tranquillo che permette di tornare indietro nel tempo, nella città che fu il sogno umanistico del duca Vespasiano Gonzaga che l'aveva immaginata come una piccola Atene, ricca d'arte e cultura, città ideale del Rinascimento.

Sabbioneta ha conservato nei secoli la sua caratteristica conformazione urbanistica, con la cinta di mura a forma di stella e gli edifici del '500 ed è stata dichiarata nel 2008 dall’Unesco Patrimonio dell'Umanità.

LE 7 COSE DA NON PERDERE A SABBIONETA

1 - Piazza d'Armi e la Colonna della Dea Pallade

Piazza d'armi, fulcro della vita cittadina, vi accoglie col fermento delle sue attività, spesso sede di mercatini o attività. Al centro di Piazza d'Armi, c'è la Colonna di Minerva, fatta costruire a protezione della città, monumento di marmo botticino realizzato intorno al 1583.

2 - Il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi

Adiacente a Piazza d'Armi c'è il Palazzo Giardino, che nonostante il suo aspetto richiami semplicità e sobrietà, raccoglie un ciclo di affreschi di grande pregio, dedicati alle virtù politiche e militari, realizzati da Bernardino Campi. Residenza privata e luogo dell'otium del duca, il Palazzo di Giardino sorge tra la Galleria degli Antichi e il "Corridor piccolo". Voluta da Vespasiano per custodire i suoi pezzi da collezione, la Galleria degli Antichi è un vasto corridoio edificato su un lato del Palazzo Ducale, dove si possono ammirare decorazioni ad affresco e figure allegoriche. Il corridoio, lungo 97 metri, tende all'infinito grazie ad una particolare prospettiva pittorica in cui le colonne sembrano proseguire anche oltre il muro.

3 - Il Teatro all'Antica

Edificato tra il 1588 e il 1590 dall'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico, è il primo teatro in Italia progettato per vivere di vita propria, non vincolato quindi ad edifici già esistenti. Lo schema interno richiama quello dei teatri classici: il semicerchio con le gradinate della cavea, l'orchestra rettangolare e il palco sopraelevato con la scena fissa privo di arcoscenio. Il Teatro all’Antica venne inaugurato in occasione dei festeggiamenti del carnevale, e fu abbellito nella loggia da una serie di statue raffiguranti gli dei dell’Olimpo, con lo scopo di sottolineare la grande passione di Vespasiano nei confronti della Roma antica.

4 - Il Palazzo Ducale

Tra gli edifici più antichi della città, Palazzo Ducale si presenta come un grande complesso cinquecentesco a due piani che conserva splendidi soffitti di legno intarsiato e oro. Il secondo piano ospita la Sala delle Aquile in cui spiccano le quattro statue equestri in legno a grandezza naturale e la Sala di Diana ed Endimione con preziosi dipinti a secco di Bernardino Campi. Il Palazzo Ducale, dove si trovava la sede giudiziaria ed amministrativa del governo, si affaccia sull'omonima Piazza Ducale, in passato cuore pulsante della cittadina, dove avevano luoghi i più importanti scambi commerciali.

5 - La Sinagoga

La Sinagoga di Sabbioneta, luogo di culto della comunità ebraica della città, fu costruita nel 1824. Dopo un lungo periodo di inattività, dal 1994 l'edificio è aperto al pubblico. Un altro tesoro di piccole dimensioni. Per accedere alla Sinagoga gli uomini dovranno obbligatoriamente coprirsi la testa con la kippah, il tipico copricapo ebreo, che verrà fornito all’ingresso.

6 - Le Chiese di Santa Maria Assunta e della Beata Vergine Incoronata

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta fu edificata alla fine del Cinquecento, per volontà di Vespasiano Gonzaga. La facciata principale è composta da paramenti marmorei bianchi e rosa mentre gli interni sono opera di Antonio Bresciani. La Cappella del Santissimo fu realizzata da Antonio Galli Bibiena e la torre campanaria venne eretta dopo la morte di Vespasiano, secondo il progetto di Ferdinando Galli Bibiena. Tra il 1586 e il 1588 sui resti della Chiesa di San Niccolò, venne edificata la Chiesa della Beata Vergine Incoronata, un edificio a pianta ottagonale ispirato a modelli lombardi del XV secolo. Le decorazioni sono opera di allievi della Scuola di Antonio Galli da Bibbiena. Nella chiesa riposano le spoglie di Vespasiano e di gran parte della famiglia Gonzaga.

7 - La cinta muraria

Grazie ad abili ingegneri ed esperti architetti, Vespasiano nella seconda metà del Cinquecento riuscì a realizzare una cinta muraria a forma di esagono irregolare con sei bastioni a cuneo progettata da Girolamo Cattaneo e dal piacentino Bernardino Panizzari detto il Caramosino. La Porta Imperiale, creata nel 1579 fu dedicata all'imperatore Rodolfo II d'Asburgo, e inserita nella cortina delimitata dai bastioni Sant'Elmo e San Giorgio. Per completare il giro di Sabbioneta vale la pena uscire dal centro storico e fare una passeggiata lungo la cinta muraria esterna che ha reso questo borgo una vera e propria città fortezza, uscendo da Porta Imperiale e rientrando da Porta Vittoria.