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I Navigli di Milano
Difficoltà: Intermedia
Lunghezza a/r: km 50
Quota di partecipazione: € 5,00 solo per i non soci
Informazioni e adesioni obbligatorie entro giovedì 9 giugno: IRENE - cell. 342.5748955
Al momento dell’adesione si chiede di precisare quanto segue:
- Se avete posti liberi in auto per i passeggeri
- Se avete il portabici con posti liberi
- Se non avete né auto né portabici e dovete quindi avere un passaggio auto e la bici trasportata
IL PERCORSO
Durante l’escursione pedaleremo a Milano e hinterland lungo il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande, due dei canali artificiali che costituiscono il sistema di canali irrigui e navigabili che metteva in comunicazione il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino.
La costruzione dell'intero sistema dei navigli milanesi è durata dal XII al XIX secolo e ha plasmato l’aspetto attuale della città: grazie al regime regolare delle acque dei Navigli fu possibile irrigare e rendere produttive vastissime aree, collegandosi con l'opera di bonifica iniziata dai monaci delle abbazie a sud della città già nel X secolo, e trasportare materiali anche molto particolari. Solo per citare l’esempio più famoso, il 12 maggio 1386 l'arcivescovo Antonio de' Saluzzi promosse la ricostruzione di una grande cattedrale, Il Duomo di Milano. Il problema principale non fu il trovare una cava, bensì il fatto che fosse strategicamente ideale per il trasporto dei marmi. A quei tempi era già stato realizzato il Naviglio Grande: per tale motivo si scelse una piccola cava sita in prossimità del Lago Maggiore, Candoglia. I barconi, guidati dai Comballi, navigavano il Lago Maggiore e attraverso il già esistente Naviglio Grande raggiungevano la Darsena. Da qui attraverso la “Conca di Viarenna”, si incanalavano nella Cerchia interna dei Navigli, ultimando la loro corsa in un bacino “il Laghetto”, sito a poca distanza dal Duomo. Ultima curiosità, le imbarcazioni che trasportavano il materiale non pagavano dazi: la scritta “ad usum fabricae”, abbreviato in AUF (ovvero destinato ad essere usato nella fabbrica) le contraddistingueva. Da allora deriva il detto “viaggiare a ufo”, cioè gratis.
Dal parcheggio ATM di Milano Famagosta raggiungeremo in poche pedalate il Naviglio Pavese, che costeggeremo uscendo dalla città fino all’abitato di Badile, per poi lambire Zibido San Giacomo e proseguire nella campagna lombarda fino a Gaggiano.
Qui inizieremo a seguire il corso del Naviglio Grande fino alla Darsena, bacino artificiale costruito come zona di carico e scarico per le merci trasportate dalle imbarcazioni che transitavano per i Navigli milanesi. Per tale motivo era lo snodo più importante per il traffico fluviale commerciale della città lombarda. La Darsena di Milano ha come immissario il Naviglio Grande e come emissario il Naviglio Pavese, che torneremo a seguire fino a giungere nuovamente al punto di partenza.