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Il Castello di Roccabianca-ANNULLATA

08settembre2024ore 8:15Parcheggio Via IV Novembre

Ritrovo e partenza: ore 8,15  

Al parcheggio di via IV Novembre (cond. Cheope) e partenza per Villanova

Itinerario (30 km.): prendere la direzione della strada Caorsana, Caorso, Polignano, San Pietro in Cerro, Villanova sull’Arda;

oppure: strada Caorsana, Cortemaggiore, S. Pietro in Cerro, Villanova sull’Arda                                                

Viaggio con auto proprie dotate di portabici (o con bici caricate nel bagagliaio): coloro che ne sono sprovvisti devono comunicarlo al momento dell’adesione, le bici verranno caricate su altre auto in base alla disponibilità.

Pertanto, chi partecipa con l’auto e il portabici deve informare Roberto su: quanti posti bici e quanti posti passeggeri può mettere a disposizione

Non è previsto il trasporto bici col furgone a noleggio

Difficoltà: Facile

Lunghezza a/r: 48

Termine: arrivo a Piacenza entro le ore 18,00

Quota di partecipazione: vedi presentazione dell’itinerario

 

INFORMAZIONI E ADESIONI OBBLIGATORIE entro venerdì 6 settembre:

ROBERTO – cell. 328.0846074

Presentazione dell’itinerario

 Arrivati a Villanova si può parcheggiare sulla piazzetta del Municipio o davanti al bar Centrale (pochi metri dopo).

 Partenza in bici seguendo questo itinerario: Via dei Ciliegi, Soarza, Polesine, Zibello, Pieveottoville, Ragazzola, Roccabianca, sempre sull’Argine Maestro.

Visita allo storico castello di Roccabianca ore 11,00.

Il biglietto per la visita sarà offerto da Amolabici!!

Pranzo alla trattoria Laghetto di San Cipriano. Menu concordato: scelta di salumi tipici con torta fritta, un primo piatto caratteristico (ravioli alla spalla cotta, tortelli di erbetta, di zucca o di patate, tagliatelle etc.), vino e caffè al costo di 20 euro.

Ore 14,30 partenza per ritorno a Villanova.

 Il Castello di Roccabianca fu costruito attorno alla metà del Quattrocento per l'amata Bianca Pellegrini dal Magnifico Pier Maria Rossi da cui il nome Roccabianca, in provincia di Parma. E’ il Castello degli innamorati e degli amanti. E' il Castello di liquori, acquaviti, aceto balsamico con il Museo della Distilleria nelle antiche cantine e le stanze di stagionatura dei Culatelli.
Durante la visita scoprirete la lunga vicenda amorosa di Pier Maria con la bellissima milanese Bianca, parallela alle nozze ufficiali con Antonia Torelli. A parlare dell’amante è l’intero maniero fin dallo stemma parlante proprio a Bianca dedicato: una torre su cui poggia un falco pellegrino, ai lati ha due bastoni da viandante con piccole borse appese. Fedeltà, amore, spirito di dedizione, pazienza sono virtù cantate nei cicli affrescati.

 Recenti restauri hanno messo in evidenza pregevoli decori a fresco, stemmi araldici nel porticato antistante la famosa Camera di Griselda con la ricostruzione moderna del ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Boccaccio.
Salite infine sul mastio: da qui nelle giornate più limpide si riesce a vedere il Torrazzo di Cremona di 112,10 metri, il più alto campanile in muratura del mondo.

Il Castello realizzato da Pier Maria Rossi per l'amata Bianca Pellegrini alla metà del XV secolo, passò subito dopo ai Pallavicino e, più tardi, ai Rangoni.
Nel 1831 il Castello di Roccabianca viene avocato da Maria Luigia d'Austria alla Camera Ducale.
Sovrastano la struttura del Castello, possente e quadrata, il mastio e due torri angolari.
Gli interventi di restauro condotti nelle sale dei Feudi, dei Paesaggi, dei Quattro Elementi e nella sala Rangoni, hanno messo in evidenza un notevole apparato di decorazioni.

Percorso di Visita

Piano terreno: Portico d'onore con stemmi dipinti (sec. XV); Sala di Griselda con ciclo pittorico ispirato alla Centesima novella del Decameron di Giovanni Boccaccio (copie dal sec. XV); tre ambienti con dipinti e arredi dei secc. XVI-XVIII: Sala dei Feudi, dei Paesaggi, dei Quattro Elementi; Torre del Mastio; Sala dei Tini; Sala Rangoni con stucchi e dipinti (secc. XVI-XVII); Sala degustazione; Museo della Distilleria.

Piano Nobile: quattro ambienti arredati tra cui il Salone del Camino (già teatro).
L'acetaia nel sottotetto (produzione e invecchiamento dell'aceto in botti di rovere).